Oggetto: Tribunale di Sala
Consilina, la Cisl salernitana scrive al ministro Cancellieri: “Il foro di
Lagonegro non è sicuro per i lavoratori”.
SALERNO -
Tribunale di Sala Consilina, la Cisl salernitana scrive al ministro della
Giustizia, Anna Maria Cancellieri, per ribadire il proprio no alla chiusura del
foro valdianese. “Dalla sommaria e breve visita, effettuata da Antonio Galatro,
responsabile del Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro della Cisl
di Salerno, è emerso che i nuovi Uffici Giudiziari destinati a sede della
Procura della Repubblica di Lagonegro non sono dotati di scale di emergenza.
Infatti, le scale che danno accesso all’Ufficio e ai piani dello stesso fungono
anche da “scala di emergenza”, ha scritto il segretario generale della Cisl salernitana
nella lettera indirizzata al ministro. “Esistono anche cantieri aperti senza la
benché minima osservanza delle più elementari norme prevenzionali. V’è, poi, da
aggiungere che in materia di tutela del lavoratore, il sistema legislativo
prevede che “sul datore di lavoro” gravano sia il generale obbligo di neminem
laedere, espresso dall'art.2043 c.c., la cui violazione è fonte di
responsabilità extra-contrattuale, sia il più specifico obbligo di protezione
dell'integrità psico-fisica del lavoratore sancito dall'art.2087 c.c. ad
integrazione ex lege delle obbligazioni nascenti dal contratto di lavoro, la
cui violazione è fonte di responsabilità contrattuale; sicché il danno
biologico, inteso come danno all’integrità psicofisica della persona in se considerato,
a prescindere da ogni possibile rilevanza o conseguenza patrimoniale della
lesione, può in astratto conseguire sia all'una sia all'altra responsabilità”.
La Cisl
provinciale, poi, s’appella anche ai diritti della Carta Costituzionale: “La
Costituzione contiene principi fondamentali e inderogabili quali la tutela del
lavoro in tutte le sue forme e applicazioni (articolo 35), il riconoscimento
della tutela della salute come diritto dell'individuo (autonomo diritto,
primario e assoluto, risarcibile) e fondamentale interesse della società (art.
32) e un vincolo insuperabile per l'iniziativa economica privata (ma anche
pubblica), che è libera ma “non può svolgersi in contrasto con l'utilità
sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità
umana” (articolo 41 - comma 2)”.
Per questo Buono
chiede alla Corte di Appello e alla Procura Generale presso la Corte di Appello
di Potenza “di intervenire sulla vicenda, ai fini della salvaguardia e della
sicurezza dei lavoratori, quali organi superiori e di controllo sia sulle
attività dell’Ufficio Giudicante di Lagonegro, sia sulle attività dell’Ufficio
requirente dello stesso Comune” e al ministero della Giustizia, visti i fatti
esposti, “di voler valutare ogni idonea iniziativa fino alla soluzione dei problemi evidenziati”.