lunedì 20 febbraio 2012

Indicizzazione pensioni: per la Corte Costituzionale deve essere garantita

16.2.2012 Indicizzazione pensioni: per la Corte Costituzionale deve essere garantita


Indicizzazione pensioni: per la Corte Costituzionale deve essere garantita La manovra del Governo Monti ha modificato la norma sulla rivalutazione delle pensioni riconoscendola al 100% solo ai trattamenti fino a tre volte il trattamento minimo e, limitatamente, per gli anni 2012-2013. Questa norma è stata contrastata duramente ed unitariamente dalle organizzazioni sindacali dei pensionati, in quanto riteniamo che l'indicizzazione delle pensioni è l'unico strumento in grado di salvaguardare, in parte, nel tempo il potere d'acquisto delle pensioni.
I nostri presidi di fronte al Parlamento e nelle numerose città italiane hanno, quanto meno, permesso di ottenere un'attenuazione del danno risultato rispetto all'originaria stesura del decreto, che limitava la rivalutazione dei trattamenti soltanto fino a due volte il minimo e per il solo 2012.
Il nostro Dipartimento di previdenza e fisco ha ritenuto necessario approfondire la materia rilevando che la sentenza n. 316/2010 della Corte Costituzionale ha stabilito il principio della garanzia costituzionale dell'adeguatezza e della proporzionalità del trattamento pensionistico con il solo limite delle risorse disponibili.
Questo significa che il legislatore può operare un ragionevole bilanciamento tra la disciplina che regola l'adeguamento del trattamento pensionistico rispetto alle disponibilità finanziarie rapportate alle esigenze di bilancio, con particolare riferimento agli equilibri finanziari del sistema previdenziale. Tuttavia, la Corte Costituzionale afferma nella stessa sentenza, anche un altro principio, che è quello che la sospensione a tempo indeterminato del meccanismo perequativo espone il sistema previdenziale ad evidenti tensioni rispetto agli invalicabili principi di ragionevolezza e proporzionalità, in quanto le pensioni potrebbero non essere sufficientemente difese in relazione ai mutamenti del potere d'acquisto della moneta.
Sulla base di quest'ultimo principio enunciato dalla Corte Costituzionale siamo decisi a premere nei confronti del Governo, affinché, azioni "solidaristiche" come quelle fatte, recentemente, non abbiano a ripetersi nuovamente. La rivalutazione delle pensioni è costituzionalmente ineliminabile a garanzia delle esigenze di protezione della persona e quindi, per noi, è fondamentale ripristinare, quanto prima, il meccanismo di indicizzazione per tutte le pensioni.